Un assessore di FdI nella giunta Manzoni. Uno scenario imbarazzante per tutto il centrosinistra.
La situazione politica puteolana per Sinistra Italiana
Bisogna purtroppo prendere atto che nella città di Pozzuoli la crisi della classe politica e istituzionale delle forze di centrosinistra ha raggiunto un livello di criticità talmente elevato da non poter essere più tollerato, soprattutto in questo particolare momento storico.
L’ingresso nella giunta Manzoni del neo assessore Sabrina Sifo, orgogliosa sostenitrice di Fratelli d’Italia e candidata nel partito di Giorgia Meloni alle ultime elezioni amministrative di Napoli, rappresenta una palese dimostrazione del vuoto politico che esprime oggi una classe dirigente consumata e allo sbando. Una vicenda che mortifica il ruolo e la funzione politica degli attori che la incarnano e sulla quale per coerenza politica sento il dovere di intervenire pubblicamente.
Le contraddizioni del centrosinistra
In qualità di segretario cittadino di Sinistra Italiana ritengo che lo scenario politico che si è determinato nell’attuale amministrazione comunale a Pozzuoli sia alquanto imbarazzante, per non dire vergognoso: un’amministrazione guidata da un sindaco iscritto al Partito Democratico, sostenuta per la maggior parte da un numero considerevole di consiglieri comunali iscritti al Partito Democratico e dal partito di Europa Verde, e che dopo un solo anno di governo del territorio con un rimpasto di giunta nomina un assessore di Fratelli d’Italia.
Come possono Europa Verde e il Partito Democratico, in relazione ai rispettivi percorsi nazionali, riconoscersi in queste scelte e condividere un percorso amministrativo con personalità organiche alla destra di governo? Come è possibile accettare tale scelta, nonché l’assegnazione di deleghe importanti e strategiche che offrono alla destra spazio e agibilità politica nel nostro territorio?
Sulle dichiarazioni dell’assessore Sifo
Intervengo inoltre nel merito della brevissima dichiarazione dell’assessore Sifo rilasciata nella sua prima uscita pubblica alla stampa locale. L’assessore Sifo, rispondendo ad una posizione legittima del movimento Pozzuoli ORA, ha dichiarato di rimanere ferma sulle proprie idee e di non sentirsi mortificata dalle critiche mosse nei confronti della sua nomina. Anzi, le definisce addirittura sterili perché avvengono in un momento come questo in cui la città di Pozzuoli ha bisogno di lavorare tutti insieme.
Allora sarebbe opportuno informare il neo assessore che in politica, quando si affrontano temi particolari nell’interesse generale o quando si vivono momenti che mettono a rischio la collettività, la cooperazione tra forze politiche di orientamento diverso può avvenire senza alcuna contaminazione politica, senza ricoprire ruoli istituzionali e senza trasformismi. Come del resto ha fatto anche il suo partito durante l’emergenza Covid restando fuori dal governo Draghi. Anche perché gli assessori della giunta Manzoni sono nominati secondo rapporti di forza tra le parti che compongono la maggioranza in consiglio comunale ed è quindi alquanto strumentale rifugiarsi dietro la crisi bradisismica per distogliere l’attenzione dal fatto che la sua nomina, come riportato da diversi organi di stampa, è stata proposta da una parte politica organica alla maggioranza del sindaco Manzoni.
Le differenze con la destra di governo
Infine vorrei ricordare all’assessore che viviamo in un paese democratico in cui esprimere una posizione politica è un diritto imprescindibile di ogni forza politica. Per Sinistra Italiana un sindaco che ha in tasca la tessera di uno dei maggiori partiti del centrosinistra e nomina un assessore di Fratelli d’Italia non è assolutamente un sindaco da elogiare. E abbiamo tutto il diritto di esprimere il nostro dissenso perché apparteniamo a quella maggioranza del paese che lo scorso sabato era in piazza San Giovanni a Roma e che non ha nulla da condividere con la destra sovranista e con chi: definisce il salario minimo una misura assistenzialista; cancella il reddito di cittadinanza con un sms; fa la guerra ai poveri piuttosto che alla povertà; nega l’emergenza climatica; spacca in due il paese con l’autonomia differenziata; fa propaganda sull’immigrazione e perseguita chi salva vite in mare; taglia altri due miliardi alla sanità pubblica e aumenta le spese militari; introduce formule di lavoro precario e sottopagato; attacca continuamente la Costituzione e i principi sui quali essa si fonda; taglia i fondi del PNRR; elargisce condoni ai grandi evasori fiscali.
Una classe dirigente ambigua
Tuttavia l’espressione di una giunta composta per la maggioranza da personalità di orientamento di centrodestra, ovviamente non può che essere il prodotto di una classe politica ambigua. Oppure, probabilmente, il sindaco Manzoni inizia a sentire il richiamo delle sue vocazioni giovanili.
Stefano Ioffredo
Segretario di Sinistra Italiana di Pozzuoli;
Coordinatore Provinciale della Federazione di Napoli di Sinistra Italiana