REGIONALI SARDEGNA: L’alternativa per battere la destra passa dall’unità e dalla visione condivisa delle forze progressiste.
La strada giusta per battere la destra
L’esito delle elezioni regionali in Sardegna con la vittoria di Alessandra Todde rappresenta un risultato straordinario, ma soprattutto un momento di svolta importante per le forze progressiste nella costruzione di un’alternativa alla destra di governo di Giorgia Meloni. Una palese dimostrazione di quanto sia importante, necessaria e fondamentale l’unità delle forze democratiche e progressiste intorno ad una visione di paese condivisa nella definizione di una proposta politica credibile per battere la destra.
La sfida di Napoli e del Mezzogiorno
Un modello utile soprattutto nel mezzogiorno, ovvero in quella parte di paese che Giorgia Meloni sta letteralmente calpestando con la proposta di Autonomia Differenziata del ministro leghista Calderoli. In particolare in Campania e nella provincia di Napoli lavorare alla costruzione di coalizioni omogenee tra le forze progressiste nelle prossime elezioni amministrative rappresenta la strada giusta non solo per battere la destra, ma anche per mettere la parole “fine” una volta e per tutte ad un civismo trasformista, ormai fuori controllo.
Un modello che ha caratterizzato negativamente le precedenti tornate elettorali, generato forte contraddizioni nella riconoscibilità politica e nell’azione amministrativa dei territori. Una formula che non riesce a garantire la qualità e la continuità amministrativa di cui i nostri comuni hanno bisogno.
Sinistra Italiana nella provincia di Napoli, laddove vi fossero le condizioni, continuerà ad impegnarsi in questa direzione per dare il proprio contributo per il raggiungimento di questi obbiettivi.