• Ottobre 18, 2024

Il “Ddl sicurezza” infrange i diritti inviolabili dell’uomo. È da regime!

 Il “Ddl sicurezza” infrange i diritti inviolabili dell’uomo. È da regime!

Articolo 2 – Principi fondamentali della Costituzione Italiana:
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. La libertà di manifestazione del pensiero rientra quindi tra i «diritti inviolabili dell’uomo» (sentenza n. 126 del 1985).

La matrice culturale

Il “Ddl sicurezza” è un provvedimento che mina fortemente la tenuta democratica del nostro Paese, soprattutto nei territori che vivono importanti emergenze con conseguenze drammatiche dal punto di vista sociale. Questo disegno di legge potrebbe essere definito come una vera e propria carta di identità di una destra fascista che governa il Paese, la quale sta mettendo in campo nei fatti, con azioni precise, un reale processo di smantellamento della democrazia in Italia, con la repressione del dissenso e instaurando un regime di polizia.

La fine dello Stato di diritto

Noi di Sinistra Italiana l’abbiamo sempre detto, con parole molto prudenti, sin da quando questo governo si è insediato, che esisteva il rischio di una deriva autoritaria.
Ora ne stiamo avendo la prova, dato che questo provvedimento introduce ben 24, tra aggravanti e nuovi reati, che nei fatti non faranno altro che criminalizzare il dissenso mettendo la parola fine allo stato di diritto.

 

Cosa sarebbe accaduto alle grandi mobilitazioni popolari a Napoli e in Campania

Da Segretario Provinciale di Sinistra Italiana di Napoli non posso non pensare alle conseguenze che questo provvedimento avrebbe prodotto sulle importanti mobilitazioni popolari che, in questi anni, hanno caratterizzato la Campania e la Città metropolitana di Napoli.

Penso alle manifestazioni sulla terra dei fuochi e per le bonifiche di territori inquinati, i picchetti degli operai fuori le fabbriche, la vertenza dei lavoratori della Whirpool, contro la costruzione dell’inceneritore di Acerra, contro gli sfratti nella città di Napoli, le manifestazioni dei cittadini nei Campi Flegrei, le mobilitazioni studentesche e tante altre ancora.
Con il “Ddl sicurezza” avremmo avuto centinaia di migliaia di cittadini napoletani e campani condannati fino a 6 anni o addirittura a 20 anni di carcere protestando contro un’opera ritenuta strategica.

Il progetto del governo Meloni per smantellare la democrazia

Hanno iniziato spaccando l’Italia con l’autonomia differenziata; continuato attaccando il diritto di sciopero, come successo per quello nazionale dei trasporti; poi impedito le manifestazioni studentesche per il diritto allo studio, caricando gli studenti; proveranno ad accentrare il potere nelle mani di una sola persona con la proposta sul premierato, ed ora con questa misura mirano ad impedire qualsiasi forma di dissenso democratico nel nostro Paese.

Bisogna opporsi a questa misura da regime

Questa è una cosa molto pericolosa, un fatto grave, che deve produrre una reazione immediata, tanto all’interno del parlamento quanto al di fuori.

Non solo da parte delle forze politiche, sindacali e sociali, ma soprattutto da parte delle persone, perché in un Paese democratico e in uno Stato di diritto non è accettabile impedire uno dei diritti fondamentali e imprescindibili delle persone.

Da parte nostra, insieme a Peppe De Cristofaro presidente del gruppo misto al senato con Alleanza Verdi-Sinistra, ci opporremo in tutte le forme possibili al “Ddl sicurezza” in parlamento e nel Paese.

Questa misura è da regime e rappresenta la morte della nostra democrazia.

 

Stefano Ioffredo
Segretario Provinciale della Federazione di Napoli di Sinistra Italiana;
Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana.

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